Nell'ambito del progetto "1821 - 2021. In due secoli le genti del Goriziano hanno trasformato i confini imposti dalle Guerre nella Frontiera più aperta d'Europa", l'Istituto per gli Incontri Cultrurali Mitteleuropei ha organizzato un convegno che si svolgerà a Gorizia tra il 4 e il 6 di maggio. I lavori inizieranno alle 9.30 di mercoledì nel Palazzo Lantieri, con una sessione dedicata alla "Frontiera di pace in tempo di guerra", a cui parteciperanno
Raoul Pupo, già professore di Storia contemporanea dell'Università di Trieste e lo storico
Giampaolo D'Andrea, peraltro consigliere del ministro della Cultura Dario Franceschini.
Giovedì l'appuntamento si sposterà all'aula magna del Convitto studentesco di via V. Veneto, con la sessione – aperta alle scuole superiori del territorio – intitolata "Il Goriziano: incrocio dei popoli e delle culture dell'Europa" e presieduta dalla giornalista di
Avvenire Lucia Bellaspiga. Parteciperanno protagonisti diretti delle vicende svoltesi sul confine orientale italo-jugoslavo tra gli anni '40 e '60, oltre a giovani studiosi e studenti universitari presenti nel territorio confinario per un cofronto sul loro futuro nel Goriziano e nell'Europa nel nuovo sistema internazionale. La giornata si concluderà alle 16 con una visita guidata lungo il confine goriziano e nel centro delle due città, curata dal direttore di
Kadmos Vanni Feresin.
Alle 7 di sera di venerdì, a conclusione del convegno ICM, sarà ospitato a Palazzo Lantieri lo spettacolo
Un secolo sconfinato, organizzato dall’Associazione Musicale Fadiesis nell’ambito del progetto
“FRIULIMES” di cui ICM è partner. Protagonisti l’attore
Giorgio Monte e il fisarmonicista
Gianni Fassetta.
Lo spettacolo è un viaggio nel Novecento attraverso una regione di confine/frontiera duramente provata da vicende geopolitiche che hanno gravato su intere comunità, aggiungendo alle schiere di emigranti economici, altre di profughi, esuli, apolidi. Un’esperienza sconvolgente ed esemplare, che ha messo le popolazioni del Friuli e – soprattutto della Venezia Giulia – a continuo confronto con l’altro, lungo franosi crinali che dividono fortune e destini.
Un concerto-racconto con un eccezionale repertorio d’immagini d’epoca, che accompagna con la fisarmonica un secolo di movimenti e spaesamenti, verso un futuro globale ancora denso d’incertezze, ma con segnali locali di luce, provenienti proprio da luoghi simbolo – come Nova Gorica-Gorizia Capitale europea della Cultura 2025 – che più di altri hanno patito le ferite e le artificiose divisioni portate dalla storia.
L’ingresso è libero. Si consiglia la
prenotazione scrivendo all'indirizzo email
segreteria@icmgorizia.it.
Il convegno è realizzato con il fondamentale contributo della Regione Friuli Venezia Giulia, con il patrocinio delle Università di Udine e Trieste, e con la collaborazione di
Avvenire.