Cosa unisce Gorizia a otto paesi, dalla Francia alla Russia, a Gran Bretagna, Germania, Austria, Slovenia e Bielorussia? Per ricostruire la storia di una delle più potenti e interessanti famiglie del Goriziano si sono mobilitati una trentina di esperti da oltre venti università, prestigiosi istituti culturali e accademie scientifiche per realizzare una grande iniziativa internazionale. Questi i numeri, davvero notevoli, del progetto “Gorizia al cuore dell’Europa: i Cobenzl, uomini di stato, diplomatici e mecenati al servizio degli Asburgo”.
Il progetto è stato reso possibile grazie al sostegno di numerosi partner, a partire da Regione Friuli Venezia Giulia, Arcidiocesi di Gorizia, Cassa Rurale FVG e Comune di Gorizia, che assieme a quello di Mossa ha assicurato il proprio patrocinio. All’iniziativa collaborano inoltre l’Archivio di Stato di Gorizia, la Biblioteca Statale Isontina, la Fondazione Palazzo Coronini Cronberg e l’Associazione musicale “Thomas Schippers”.
L’Istituto per gli Incontri Culturali Mitteleuropei, in collaborazione con il Centro studi “Rizzatti”, ha affidato il progetto Cobenzl ad un comitato scientifico coordinato da Alessio Stasi, che include esperti di storia moderna, relazioni internazionali e scienze archivistiche. «La famiglia dei Cobenzl – sottolinea Stasi – espresse personalità di altissimo profilo dal Cinquecento all’Ottocento.
Napoleone, Ivan il Terribile, Maria Teresa, Sant’Ignazio, Caterina di Russia, ma anche Mozart, Da Ponte e il pittore neoclassico Caucig, sono solo alcune tra le figure della grande storia che entrarono in contatto con gli esponenti di questa che è forse la più importante, ma anche la meno conosciuta, dinastia goriziana».
Il convegno si terrà online il
4-5 dicembre 2020 e sarà fruibile in diretta su
Facebook e
Youtube, qui trovate il programma dettagliato degli interventi ---->
programma.