Una serie di convegni hanno affrontato temi storici o storico - diplomatici; il convegno dedicato a Maria Teresa e il suo tempo (1980) permise di conoscere come l’azione della grande Sovrana avesse inciso profondamente in tutta l’area mitteleuropea e, con le sue ricadute, nel territorio del Goriziano in un momento di grande espansione economica e culturale. Il convegno del 1993 analizzò, invece, L’illuminismo e le sue conseguenze nella Mitteleuropa (1781-1948). Altri simposi hanno trattato di Nazione e Stato nell’Europa centrale (1997); Conoscenza e rappresentazione dei popoli dell’Europa centro-orientale (1998); Politica e diplomazia (1999); Storia politica e storiografia nell’Europa centro-orientale dopo il 1989 (2002); Mitteleuropa come laboratorio di culture politiche dopo la guerra fredda (2005). Nel 2014, in occasione del centenario, è stata la volta di Grande Guerra e crisi della civiltà Mitteleuropea.
Altri convegni hanno indagato il rapporto con la religione: Il tessuto cristiano della Mitteleuropa (1992); Il fattore religioso: dimensione storica e aspetti sociali (2004).
Hanno proposto, inoltre, temi necessariamente trasversali e compendiari, ma essenziali per comprendere appieno la cultura europea moderna: tra tutti La filosofia nella Mitteleuropa (1974); Cultura ebraica e letteratura mitteleuropea (1982); Psicoanalisi e cultura nella Mitteleuropa (1984).
Grazie all’apporto di personalità straordinarie e per una certa affinità che emergeva tra i partecipanti, che non era certo appiattimento di idee ché anzi spesso il dibattito risultava molto acceso, quei convegni hanno maggiormente evidenziato il peso del pensiero mitteleuropeo nella storia della cultura del Novecento, fino a caratterizzarne l’intima essenza se solo si consideri che la Mitteleuropa ha espresso figure tra le più complesse e straordinarie del pensiero moderno come Kafka, Freud, Wittgenstein, Ionesco.
Non va poi dimenticato il grande impegno da parte dell’Istituto per gli Incontri Culturali Mitteleuropei, grazie alla preziosa collaborazione di Sergio Campailla, per far conoscere Carlo Michelstaedter, una delle voci più intense e tragicamente moderne della cultura europea. In occasione del convegno sulla filosofia del 1974, fu allestita, a Palazzo Attems Petzenstein, la mostra Testimonianza per Carlo Michelstaedter, accompagnata dal volume biografico di Sergio Campailla, A ferri corti con la vita (1974).
Sempre a cura di Sergio Campailla, e grazie all’attenzione sopravvenuta della casa editrice Adelphi di Milano, che ha riconosciuto il valore e la valenza internazionale del filosofo goriziano, sono state pubblicate altre opere di Carlo Michelstaedter: Opera grafica e pittorica (1975), Scritti scolastici (1976), Epistolario (Adelphi 1983), La persuasione e la rettorica (Adelphi 1995).