Icm racconta la Gorizia “austriaca"Inaugurato il 58.mo Incontro Culturale Mitteleuropeo con la prolusione di Hans Kitzmüller e la presentazione del suo ultimo volume.
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“L’idea del libro nasce da una raccolta di citazioni e riproduzioni di pagine originali scritte dai goriziani dell’Ottocento e raccolte in prevalenza tra Vienna e la Biblioteca statale isontina”. Con queste parole il germanista di Brazzano Hans Kitzmüller ha spiegato questa mattina, in Palazzo Strassoldo a Gorizia, l’origine della sua ultima opera, Gorizia austriaca. Pagine ottocentesche, frutto di una ricerca pluriennale che ha prodotto anche risultati inediti: “Con mia grande sorpresa, in biblioteca, quella che una volta ospitava l’imperial-regio Staatsgymnasium, ho scoperto di essere stato il primo a leggere i giornali locali in lingua tedesca”.
Ricerca che ha convalidato anche il concetto di “austriacità” nei decenni a cavallo del XIX e XX secolo, fino alla fine della Grande Guerra: “Dai testi dell’epoca, infatti, si scopre che era normale che italiani, tedeschi, sloveni e friulani si definissero austriaci come parte di uno stato multinazionale: l’impero asburgico”. Con la Prima guerra mondiale le cose cambieranno: “Quella del ’15-’18 non fu una Quarta guerra d’indipendenza, perché tutti i censimenti riportavano un territorio – quello della Contea di Gorizia e Gradisca – con una maggioranza di lingua slovena, ma una guerra di occupazione che poi, con il fascismo, avrebbe portato alla sopraffazione di tutte le sue componenti etniche a vantaggio di quella sola italiana, andando contro gli stessi ideali risorgimentali espressi da Giuseppe Mazzini”. Rispondendo alle domande del giornalista de Il Piccolo Alex Pessotto, il germanista ha quindi chiarito: “Con questa opera voglio riproporre e incuriosire il lettore su certi aspetti poco conosciuti legati a Gorizia. Penso che questa città sia stata unica, e che possa essere interessante non per nostalgie asburgiche, che considero sciocchezze, ma per il livello degli intellettuali che è riuscita a esprimere, simbolo di una città che non è più un’utopia, ma l’attuale ideale europeo di una cultura multilingue”. I saluti delle istituzioni Alla cerimonia di inaugurazione del convegno di Icm hanno preso parte anche Diego Bernardis, presidente della V Commissione regionale pertinente in materia di Cultura, il vicesindaco di Nova Gorica Anton Harej e l’assessore di Gorizia alla Capitale europea della Cultura, Patrizia Artico. Bernardis, plaudendo al lavoro di Icm nella valorizzazione del patrimonio storico e culturale del territorio transfrontaliero di Gorizia e Nova Gorica, ha colto l’occasione per lanciare una proposta in vista del 2025: “Gorizia con Nova Gorica sono il centro dell'Europa, l'esempio di come superare i conflitti e creare efficaci collaborazioni. Per questo motivo sarebbe importante che nel 2025 la Capitale europea della cultura fosse il centro di un importante vertice diplomatico e istituzionale, non ultimo un forum intergovernativo del G7”. Sempre il consigliere regionale ha poi aggiunto che “l'Istituto per gli Incontri culturali mitteleuropei è stato antesignano. Ancora in tempi non sospetti, pur consapevoli delle differenze e delle difficoltà dovute alla presenza del confine di Stato, Icm ha infatti promosso un percorso in cui anche la cultura potesse fare da cerniera per facilitare la convivenza”. Sulla stessa lunghezza d’onda anche Harej e Artico. In particolare, per quest’ultima: “Dobbiamo riflettere su quello che possono essere le città del futuro, considerando le problematiche attuali. Ritengo soggetti come Icm fondamentali per fare il salto in alto”. I prossimi appuntamenti Il convegno continuerà venerdì pomeriggio, alle 15.30, con la visita al Fondo Carlo Michelstaedter, custodito nella Biblioteca statale isontina. A condurre la visita sarà Antonella Gallarotti, già responsabile del medesimo fondo. Dopodiché si tornerà all’Entourage per una sessione dedicata alla “Centralità della Poesia: il ruolo dei traduttori”. Alla tavola rotonda, presieduta dalla filosofa Elena Guerra, interverranno la poetessa croata Suzana Glavaš, la studiosa di Icm Stella Marega, la direttrice della sezione di Italianistica dell’Università di Lubiana Martina Ožbot Currie, il germanista Hans Kitzmüller, la studiosa del Zrc Sazu (l’Accademia slovena delle scienze e delle arti) Neva Makuc e l’ungherese Győző Szabó, già docente di Linguistica italiana dell'Università “Eötvös Loránd” di Budapest. Al termine della discussione, Stella Marega presenterà la nuova riedizione degli Atti del primo Incontro Culturale Mitteleuropeo del 1966, La poesia, oggi. Alle 20.30, invece, si potrà assistere all’evento concertistico dedicato alle poesie di Suzana Glavaš, con la stessa poetessa che presenterà e leggerà le proprie opere con l'accompagnamento alla chitarra del maestro Claudio Cecere. L'ultima giornata, sabato 25, si avvierà con la passeggiata sulle orme di Carlo Michelstaedter, tra le città di Gorizia e Nova Gorica. L'itinerario sarà curato da Antonella Gallarotti e dallo storico Vanni Feresin, che condurranno i partecipanti lungo un percorso che inizierà alle 9.30 nei pressi della statua del giovane filosofo goriziano e toccherà i luoghi simbolo della sua storia e della comunità ebraica goriziana. A seguire, in Casa Ascoli, una sessione intitolata “La salute attraverso le arti?” andrà a esplorare le vie dell’espressione del pensiero in relazione alla figura di Michelstaedter. Frutto della nuova sinergia dell’istituto con la sezione regionale della Società filosofica italiana, l’incontro sarà moderato da Massimo De Bortoli, membro del direttivo della società partner. Dopo le introduzioni del direttore della Società filologica friulana Feliciano Medeot e del direttore della Biblioteca statale isontina Luca Caburlotto, interverranno il musicologo Alessandro Arbo e la filosofa Elena Guerra. In serata, infine, alle 20.30, si svolgerà all’Entourage il concerto-lezione di chiusura del convegno, “Persuasione beethoveniana” [locandina]. La celebre pianista veneziana Letizia Michielon eseguirà al pianoforte una serie di brani del musicista prediletto di Michelstaedter, Ludwig van Beethoven, estratti dagli “Studi sull’oscurità: dell’aurora, haiku in omaggio a Maria Zambrano, Toshio Hosokawa e Ludwig van Beethoven”. Nel corso del concerto Alessandro Arbo interverrà nuovamente per approfondire il legame tra il filosofo goriziano e il compositore tedesco. L’ingresso agli eventi serali di venerdì e sabato sarà libero fino all’esaurimento dei posti. Il convegno sarà sostenuto da Go! 2025 e si svolgerà, grazie al fondamentale contributo della Regione autonoma Friuli Venezia Giulia, con il patrocinio dei Comuni di Gorizia e Nova Gorica. Importante sarà anche il ruolo dei partner, tra cui il dipartimento di Scienze politiche e sociali dell’Università di Trieste, l’Accademia slovena delle scienze e delle arti (Zrc-Sazu), la Biblioteca statale isontina, la Società filologica friulana “Graziadio Isaia Ascoli”, la sezione Fvg della Società filosofica italiana, la Casa-museo “Biblioteca beethoveniana” di Muggia e il liceo goriziano di lingua slovena “Trubar-Gregorčič”. Oltre a questi l’istituto potrà avvalersi della collaborazione di Avvenire e de Il Goriziano in qualità di media partner.
data di pubblicazione:
23-11-2023
tema: CONVEGNI
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