Venerdì 16 giugno, alle ore 18, si svolgerà a Gorizia, in Sala Dora Bassi, la cerimonia di premiazione del concorso “Gorizia senza confini: proposte di design ceramico nel segno di Andrea Parini”. Un’iniziativa promossa dall’Istituto per gli incontri culturali mitteleuropei (Icm) nell’ambito del più ampio progetto culturale “HUMUS. GENIUS. NEXŬS. Dalla ceramica di Andrea Parini all’artigianato 4.0. Un laboratorio tra Mitteleuropa, Balcani e Mediterraneo”, realizzato con il fondamentale contributo della Regione autonoma Friuli Venezia Giulia.
Il concorso ha preso spunto da un’importante opera in ceramica di Andrea Parini – di proprietà di Icm – che rappresenta il territorio dell’ex Provincia di Gorizia. Un lavoro di eccezionale bellezza, risalente al 1968, che, tuttavia, si limita alla sola parte italiana del Goriziano storico, per ovvie ragioni legate al periodo in cui fu concepito e realizzato.
Oggi, sulla spinta di Go! 2025, con questo specifico concorso l’istituto vuole partire dal ruolo chiave della parola ‘confine’: elemento caratterizzante dell’identità delle due parti di un territorio ormai appartenente a due Stati diversi, dopo secoli di storia “unitaria”. Si è voluto quindi superare idealmente quel confine che si parava davanti agli occhi del Parini, stimolando una produzione creativa che rappresentasse il Goriziano storico nel senso più ampio, abbracciando quindi luoghi che oggi si trovano in Slovenia.
È con questo obiettivo che Icm ha coinvolto nell’ultimo anno quattro tra i principali licei artistici del Paese, aventi tutti un forte legame o con l’arte ceramica o con lo stesso artista siciliano. Venerdì saranno così presentati gli elaborati degli studenti del “Max Fabiani” di Gorizia, del “Bonaventura Secusio” di Caltagirone, del “Giuseppe Fabris” di Nove, dell’“Alberto Galizia” di Nocera Inferiore. Lavori che saranno raccolti nella mostra allestita in Sala Dora Bassi e visibili, quindi, direttamente dalle sue vetrine espositive da venerdì fino alla fine di giugno. Solo per l’inaugurazione della mostra saranno anche eccezionalmente esposte le colonne in ceramica dell’illustre artista calatino, che peraltro fu preside del "Max Fabiani" tra il 1966 e il 1975 e riposa oggi nel cimitero centrale di Gorizia.
L'iniziativa è stata realizzata sotto la direzione artistica di Romeo Pignat, di Primalinea di Pordenone, con il patrocinio del Comune di Gorizia e grazie alla collaborazione del Cna Artigiani Ceramici di Salerno.