Si è svolto ieri a Gorizia, nella sala Incontro di borgo San Rocco, il meeting conclusivo del progetto dell'Istituto per gli incontri culturali mitteleuropei (Icm) "
Humus. Genius. Nexŭs. Dalla ceramica di Andrea Parini all’artigianato 4.0. Un laboratorio tra Mitteleuropa, Balcani e Mediterraneo". "Un progetto nato con l'intenzione dio creare tre mondi – ha spiegato il Direttore artistico di
Kadmos Romeo Pignat –, il mondo della cultura, il mondo della creatività e il mondo dell'impresa".
Dopo la presentazione dell’esperienza e dell’impatto culturale-creativo del
Concorso di design ceramico “Gorizia senza confini”, ispirato alla figura e all’opera ddel ceramista Andrea Parini, ampio spazio è stato dedicato agli allievi premiati e segnalati e ai loro insegnanti, provenienti dai
Licei artistici di Gorizia, Nove,
Nocera Inferiore e Caltagirone. Se gli ultimi due erano in collegamento in videoconferenza, da Nove, invece, sono venute in visita di persona le classi e i docenti che hanno partecipato al concorso, che qui hanno potuto incontrare i colleghi dell'istituto "Max Fabiani", di cui lo stesso Parini era stato preside tra il 1965 e 1975.
"Un grande grazie all'Icm – le parole del figlio di Parini, Jacopo – e a tutti gli organizzatori per il avoro che state facendo per ricordare l'opera di mio papà, una persona dedicata ai ragazzi: un vero didatta che amava i suoi allievi, trattati come clienti messi in condizione di poter sviluppare al meglio i loro talenti". L'altro concetto fondamentale che, sempre secondo Parini, andrebbe allargato, prendendo spunto proprio dal titolo del concorso, è che "l'arte non ha confini, soprattutto in un momento molto difficile come questo".
L'incontro di ieri è stato anche l'occasione per proiettare i risultati del concorso di design ceramico verso una fase realizzativa delle opere progettate in vista del 2025, quando Nova Gorica e Gorizia saranno la Capitale europea della cultura. A tal scopo i vari soggetti coinvolti hanno sottoscritto un appello ufficale destinato alle due amministrazioni comunali e ai due principali enti responsabili di Go!2025, lo Zavod e il Gect-Go.
Successivamente sono stati presentati, nell’ambito della
piattaforma plurilingue Kadmos, i
quattro territori di eccellenza artigianale del Friuli Venezia Giulia –
Aurisina,
Maniago,
Sauris,
Spilimbergo –
che hanno portato i loro contributi alla componente editoriale del progetto. Contributi che sono stati sviluppati in due numeri speciali di
Kadmos Info, con l’obiettivo di dare risalto alla connessione strategica creatività-cultura-impresa nell’ambito di territori virtuosi e con tradizioni radicate.
In questo contesto, dopo i saluti della curatrice del Centro etnografico di Sauris,
Lucia Protto, è intervenuto il direttore della Scuola mosaicisti del Friuli
Gian Piero Brovedani. Quest'ultimo
si è rivolto soprattutto agli alunni del "Max Fabiani": "Sono tanti anni che non vediamo nelle nostre aule studenti goriziani, nonostante siano ottime le opportunità di crescita e di lavoro che si prospettano per gli allievi chi si qualificano a Spilimbergo". A esporre, invece, la realtà del Carso e, più nello specifico, di Aurisina è stata la presidente dell'associazione Casa Cave Fabiola Faidiga: "La nostra è una realtà che si occupa di valorizzare un patrimonio naturalistico, storico ed etnografico ancora troppo poco conosciuto. Anche per questo ringrazio Icm per averci coinvolto, contando di poter sviluppare ulteriormente questa sinergia anche in futuro".
A conclusione dei lavori è stato illustrato il progetto "
MittelGo Mosaico", finalizzato a creare un brand turistico-culturale in grado di promuovere Gorizia, Nova Gorica e il Goriziano storico transfrontaliero come fertile “cuore d’Europa”, luogo di dialogo e di fratellanza tra i popoli. "L'amministratore delegato di Trieste Airport – ha affermato il vicepresidente di Icm Nicolò Fornasir – si è già dichiarato molto disponibile a collaborare al progetto, strategico per lo sviluppo di un collegamento con Catania e Napoli, in funzione di un consolidamento dell'asse culturale tra la Magna Grecia e Aquileia".
L'iniziativa si è svolta grazie al fondamentale contributo della Regione autonoma Friuli Venezia Giulia.