Gli Incontri Culturali Mitteleuropei (ICM) di Gorizia, si svolgono a Gorizia dal 1966 come attività di ricerca e trasmissione della cultura umanistica dei paesi dell’Europa centro-orientale, al fine di ripristinare l’unità culturale di un’area fortemente caratterizzata da una storia comune. Quest’anno ricorreva in maggio il cinquantesimo anniversario del primo incontro dedicato al tema della “Poesia”, a cui partecipò Giuseppe Ungaretti che lasciò ai presenti un messaggio altamente significativo sul valore etico dell’umana fratellanza. Da allora, gli Incontri sono proseguiti con l’evidente obbiettivo di superare le divergenze che dilaniavano un tessuto desideroso di riacquistare la propria unità; con fatica e costanza, l’ICM ha portato il proprio originale contributo all’abbattimento della “cortina di ferro” tra Est ed Ovest dell’Europa. In quegli anni tra Gorizia e Nova Gorica (SLO) i giovani (e amici) sindaci Michele Martina e Joško Štrukelj stavano già lavorando a questo fine, tanto da essere invitati da Willy Brandt a Berlino, nel 1967, davanti ai duemila delegati degli Sati Generali d’Europa, a spiegare le ragioni del loro impegno che, secondo lo statista tedesco, poteva risultare esemplare per tutti i Paesi europei, dell’Est e dell’Ovest. Da allora, trascorsa una generazione e raggiunta la costituzione della Casa comune europea, i problemi nodali sembrano tuttavia non essere stati risolti compiutamente: le profonde trasformazioni socio-economiche degli ultimi anni hanno pregiudicato attesi sviluppi positivi, mentre nuovi ed insidiosi muri si frappongono fra i popoli e le nazioni dell’Europa e non solo. Il Convegno n. 51 si presta oggi più che mai ad essere il primo di una nuova serie, quindi l’occasione per un confronto aperto sui grandi temi che riguardano l’Europa ed in essa la cultura mitteleuropea, tra le sfide della globalizzazione e l’emersione di forti spinte laceranti, sotto tutti gli aspetti. Anche ICM vuole verificare e decidere la sua stessa “missione” futura, per la quale riferimento essenziale resta il monito di Giuseppe Ungaretti da cui ha preso titolo la mostra itinerante: “Fratelli” è infatti un richiamo sommamente umano e laico, universale e sempre attuale: la difficile chiave di lettura della situazione attuale e delle vie da aprire verso nuove prospettive, per le quali è indispensabile la sintesi elevata tra cultura e politica.
Tra le Istituzioni e gli Enti nazionali ed internazionali di grande autorevolezza e prestigio che patrocinano e collaborano, in varie modalità, alla realizzazione dell’iniziativa, si annota in particolare la strategica sinergia avviata tra ICM e l’Istituto Culturale di Scienze Sociali “Nicolò Rezzara” di Vicenza che, avendo da anni sperimentato positivamente l’istituzione delle Cattedre del Mediterraneo a Palermo e rispettivamente dei Balcani con l’Università di Bari, sosterrà a Gorizia la realizzazione di una “Cattedra della Mitteleuropa”, coinvolgendo le Università e gli Istituti di ricerca e di cultura di questo territorio. Accanto all’esposizione degli interventi e delle relazioni congressuali, sono previsti altri momenti di incontro culturale, miranti al coinvolgimento della partecipazione dei più giovani (studenti delle Scuole superiori e delle Università presenti nel territorio confinario) alla condivisione di esperienze di convivenza concreta in aree caratterizzate da forti conflitti, come la cooperativa “Insieme” di Bratunac (Bosnia-Erzegovina) attiva nella riqualificazione professionale di donne vittime della guerra nel settore agricolo e che sarà protagonista del prologo del convegno. All’apertura formale del Convegno farà seguito l’inaugurazione della prima trasferta internazionale della mostra documentale “Fratelli. I Cinquant’anni degli Incontri Culturali Mitteleuropei”, già allestita a Gorizia nei mesi di maggio e giugno u.s., nei locali del Goriški Muzej, Castello di Kromberk a Nova Gorica (SLO).
data di pubblicazione:
18-11-2016
tema: INCONTRI